Louna,
figlia di una famosa wedding planner, ha assistito a ogni sorta di matrimonio:
sulla spiaggia, dentro palazzi storici, in favolosi alberghi e club. Ne ha
visti così tanti che è diventata un po’ cinica e difficilmente riesce a pensare
che molte di quelle coppie vivranno “per sempre felici e contente”. Anche
perché il suo primo amore è finito in modo tragico: il ragazzo che amava è
morto in circostanze tragiche. Quando Louna incontra, proprio a un matrimonio,
un ragazzo affascinante, allegro e spensierato, ma che le sembra il tipico
donnaiolo, cerca di tenerlo a debita distanza. Ma Ambrose non ha alcuna
intenzione di lasciarsi scoraggiare, perché crede di avere incontrato l’unica
ragazza con cui davvero vuole stare.
I fan di Sarah Dessen ameranno questa
storia ricca di ironia, romanticismo e con un finale lieto ma anche
imperfetto... proprio come la vita!
Avete presente quando, curiosando, vi capita
tra le pagine web una copertina di un libro o leggere una trama e sentirvi
intrigati???
Bene, questo è successo a me quando, nei miei
giri “curiosi” su Amazon, ho letto la trama di questo libro.
La copertina al solito non diceva nulla, ma
la trama prometteva già TUTTO.
Entusiasta come sempre, il giorno dell’uscita
me ne sono accaparrata una copia ma ho potuto leggerlo solo in questi ultimi
giorni. E il mio entusiasmo è scemato per vari motivi.
Il libro è narrato in prima persona dal
nostro personaggio principale: Louna.
Louna è una ragazzina che frequenta l’ultimo
anno della scuola superiore americana, e ha una madre che gestisce un’attività
fiorente di wedding planner assieme a William, socio e amico gay che fa anche
da padrino a Louna.
La storia inizia con Louna che, aiutando come
sempre la madre in un matrimonio, trova la sposa in preda a un attacco di
panico pre-cerimonia. Louna cerca di calmarla ma impallidisce quando la sposa,
Deorah, le domanda “tu credi che il vero
amore possa durare per sempre?”. Per fortuna, William prontamente accorre e
la “salva” dall’incombenza di rispondere.
Da qui parte la storia. Le vicende narrate si
intrecciano con quanto è successo a Louna 9 mesi prima.
Sono pezzi di puzzle che man mano ci fanno
comprendere il cinismo di Louna, William e della madre di Louna, Natalie ma
anche del misterioso ragazzo che accompagna sempre i pensieri di Louna.
Nel presente Louna si trova a che fare con
Ambrose, conosciuto durante uno dei matrimoni e con cui per varie vicissitudini
( che potrete scoprire facilmente) si troveranno a lavorare insieme.
Ambrose farà scaturire in Louna ricordi che
la fanno star male. Vi chiederete perché. Per capirlo, però,bisogna arrivare
quasi a più di metà libro. Perché nove mesi prima Louna, durante uno dei
matrimoni in trasferta della madre, conobbe Ethan, il suo primo ragazzo, il suo
primo amore con il quale ha condiviso
una intensa notte fatta di passeggiate al chiaro di luna sulla spiaggia
e di una colazione dolcissima a base di torte.
Purtroppo entrambi devono fare ritorno alle
proprie case, ma loro si scambiano i numeri con la promessa di vedersi presto.
La storia di Louna con Ethan non avrà un
happy ending.
Non voglio dire di più perché sennò rovinerei
la storia a chi di voi vuole leggere il libro.
In genere non sono il tipo che vuole
influenzare i gusti e le letture degli altri.
Però, secondo me, la storia poteva essere
affrontata in maniera differente.
L’autrice si perde in un mare di descrizioni
dei dettagli pratici di un matrimonio (sedie, tavoli, ecc ecc..) che allungano
il “brodo” ma che non danno la sensazione al lettore di capire meglio il
contesto nel quale si svolge la storia.
Mentre lo leggevo ero indecisa se
abbandonarlo proprio a motivo di questa “lentezza” narrativa, ma la curiosità
di sapere che fine aveva fatto questo Ethan seppur minima c’era sempre.
Mi ha deluso il fatto che Louna non riesca a
capire che le cose che ci accadono, seppur possono essere dolorose, non devono
essere un ostacolo nel continuare a vivere, ma anzi devono essere trampolino di
lancio per poter ripartire una volta che ci si è “fatti male”.
La storia d’amore tra Louna e Ambrose occupa
gli ultimi capitoli finali, quasi come se l’autrice avesse fretta di
concludere. Questo spiega perché la
Newton ci informa che il finale è imperfetto.
Non pensate ad altre “tragedie” come
imperfezione.
La
Dessen
ha voluto concludere il libro così come è iniziato: un matrimonio durante il
quale Louna trova la risposta al quesito iniziale.
Ritrovarsi delusi da un libro è una
sensazione bruttissima, ma è solo il mio punto di vista! Perciò aspetto anche
le vostre impressioni!
"Si smette di credere nei desideri quando l'unica cosa che vuoi non può avverarsi"
ALLA PROSSIMA!
La Vostra ....