LA
SOMMA
DELLE
NOSTRE FOLLIE
di
Shih-Li
Kow
Un’alluvione che stravolge le vite degli abitanti di Lubok!Sayong,
una sopravvissuta che cambierà l’ordine naturale delle!cose
in uno straordinario mix di cronaca, leggenda e magia.
le storie intense di chi deve ripartire.
una sopravvissuta che cambierà l’ordine naturale delle!cose
in uno straordinario mix di cronaca, leggenda e magia.
le storie intense di chi deve ripartire.
Dalla Malesia un nuovo talento della letteratura
pp 300
– euro 14,50
«Un
libro pungente e molto efficace, che trasforma critica
sociale e politica in immagini e battute divertenti e
che stempera con l’ironia situazioni potenzialmente
drammatiche» The Malay Mail
«Leggere
questo romanzo è come star seduti comodamente in una
stanza ad ascoltare gustosissimi pettegolezzi»
The Sun Daily
Trama:
A
Lubok Sayong, cittadina immaginaria della penisola del
Perak, in Malesia, situata in un avvallamento tra fiume e
montagna e soggetta a frequenti inondazioni, s’intrecciano
le vicende di Auyong, un ex direttore di supermercato che
si trasferisce da Kuala Lumpur per dirigere una fabbrica
di litchi in scatola, e di Mami Beevi, un’anziana lunatica
e stravagante che, in seguito a una grave alluvione, si
stabilisce nella grande casa di famiglia e la trasforma in
struttura turistica. Alle loro storie si affiancano quelle
di altri personaggi della cittadina: Ismet, l’artigiano
vasaio; Sevaraja, il vicecommissario di polizia; Miss
Boonsidik, simpaticissimo transessuale. Ma soprattutto, a
un certo punto entra nelle loro vite Mary Anne, una
ragazzina sopravvissuta all’incidente costato la vita alla
sorellastra di Beevi e al marito, i quali la stavano
portando a casa dopo averla inspiegabilmente adottata alla
Casa per Fanciulle St. Mary, un orfanotrofio diretto da
una religiosa truccata e vestita in modo appariscente,
Suor Tan. Da quel momento le voci di Auyong e di Mary Anne
si alternano nel narrare le loro storie e quelle di Lubok
Sayong tra leggende ancestrali, fatti di cronaca, turisti
in cerca di emozioni e ONG inutili e fastidiose, pesci
assassini ed eventi paranormali.
Con
un scrittura fresca e coinvolgente, l’autrice ci regala
uno sguardo giovane su Kuala Lumpur, centro economico,
sociale e finanziario di tutta la Malesia e confluenza di
tantissime culture.
«Dopo
quella vicenda, la situazione era confusa. Beevi mi
riportò che le persone si riferivano a ciò che era
successo dicendo “il giorno in cui Auyong ha perso il
controllo”. Lo ritenevo ingiusto; potevano definirlo il
giorno in cui i ladyboy avevano reagito. Non ne ero
orgoglioso. Ero estremamente imbarazzato, non perché ero
entrato nella scuola come una furia, ma perché mi
consideravano una persona che perdeva il controllo.
Avevo sempre pensato che perdere il controllo fosse una
prerogativa culturale dei malesi. Io non ne avevo motivo
e non avrei dovuto avere il fegato di prendere una lunga
arma, rivendicare una perdita di autocontrollo e correre
in giro come un pazzo furioso. Quando un americano
faceva una strage, era mentalmente disturbato e c’era
sempre una storia dietro la nascita del mostro. Il
killer era demente, aveva subito abusi, era stato
ostracizzato oppure traumatizzato dalla guerra o da
qualcosa del genere. Qui, se qualcuno prendeva in mano
un machete, o una spada da samurai come in un caso di
cui avevo letto di recente, venivano chiamati in causa
spiriti e cortocircuiti religiosi. Un anziano
professionista come me, istruito e civilizzato, per
giunta cinese, non aveva simili ragioni».
Autrice:
Shih-Li
Kow è
nata a Kuala Lumpur nel 1968. È considerata uno dei nuovi
talenti della letteratura malese. La sua raccolta di
racconti Ripples and Other Stories (2008) è stata
candidata a prestigiosi premi: il Commonwealth
Writers’ Prize (nella categoria “Opera prima”) e il
Frank O’ Connor
Short Story Award. Attualmente vive a Kuala Lumpur.
La somma delle
nostre follie è il suo romanzo d’esordio.
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