mercoledì 23 marzo 2016

Blog Tour " I Fenomeni" di Velia Rizzoli Benfenati -Tappa #3




Buongiorno a tutti, diamo il benvenuto alla terza tappa del BlogTour
 "I Fenomeni" 
di Velia Rizzoli Benfenati, edito per Triskell Rainbow, con l'intervista all'autrice.
 Ringraziamo ancora Velia per la sua disponibilità a questa intervista!



Benvenuta Velia, sul blog La nuda essenza dei libri, grazie di dedicarci il tuo tempo per questa intervista!

Grazie a voi di ospitarmi!


Il piacere è davvero nostro, sappi che ho davvero apprezzato il tuo libro "I Fenomeni", ho apprezzato l'ambientazione e soprattutto mi è piaciuta la trama con il filo conduttore dato dallo sport, come mai questa scelta?

Beh, è nata per caso. I Fenomeni sono nati dopo aver completato un manoscritto (ancora inedito e che non so se sarà mai pubblicato) molto complesso e sfibrante. Volevo scrivere qualcosa di semplice, qualcosa che non mi facesse impazzire. Così ho preso la mia adolescenza, gli anni del liceo e mi ci sono buttata. 
Da ragazzina ho giocato a pallavolo e sono saltata sul divano per quella finale esattamente come i miei personaggi. 
Ho imparato una lezione importante però: non esistono storie semplici da scrivere. Anche per questa ho dovuto fare ricerche nella mia memoria stressando tutti i miei vecchi amici!

Curiosamente, proprio nella mia classe, non c'erano "calciofili", ma giocatori di pallavolo. 
Tra l'altro, scrivendo di adolescenti, volevo che lo sport avesse un ruolo costruttivo importante, e, per motivi narrativi, mi serviva che fosse anche uno sport di squadra. 
Così ho scartato il calcio (che non mi piace) e il basket perché a Bologna, in quegli anni c'erano due squadri molto importanti che dividevano la città.

Sinceramente la tua scelta è stata davvero una buona opzione, ho apprezzato proprio il carisma che la squadra aveva, come dici non ci sono storie facili ed infatti Drago e Franz non vivono una storia facilissima agli inizi; cosa ti ha portato a scrivere di una storia MM ambientata nel 1994?

Perchè volevo scrivere di adolescenti e io posso dire di aver conosciuto davvero solo un'adolescente: me stessa.

Bellissimo, questo, infatti i due vivono davvero un adolescenza, e noi ne vediamo gli scorci in ogni pagina.

Drago e Franz sono miei coetanei. Ho due nipoti, di 19 e 15 anni, avrei potuto scrivere la storia basandomi sui loro racconti, ma... non so: benchè siano ragazzi svegli, a loro manca il tempo in certo senso, non devono aspettare di vedersi per parlarsi o per chiarirsi. 
Ai miei tempi era diverso. E poi, allora c'erano i Fenomeni della pallavolo.
 Ora quale gruppo può essere considerato allo stesso modo?

Il tempo, è uno dei fattori più belli del tuo libro, infatti si nota nel tuo libro il modo in cui i ragazzi lo vivono senza forzature e senza fretta, credo che alla fine tu sia riuscita nel tuo intento, hai creato un libro dando a noi lettori una vista su quello che adesso ci perdiamo, è uno dei motivi per cui lo hai scritto? Per farci ricordare di non perdere il tempo in cose futili?

Non saprei. Però, riflettendoci, il mio pensiero fisso durante la stesura è stato rivolto a 
Maria Sole, una mia amica e compagna di scuola che è mancata pochi mesi dopo finita la scuola. A lei, al nostro rapporto, è mancato proprio il tempo.


Il tempo un'altro filo conduttore della tua vita, hai detto rispondo ad una domanda: stai scrivendo un libro sfibrante ancora inedito, puoi dirci di cosa tratta? Sempre una storia MM oppure sarà un FM?

Non è un romance. È più vicino al noir come genere: non c'è amore né lieto fine


Cosa ami di più scrivere? Oppure vai ad istinto in base a ciò che sentì?

Vado a istinto. A volte sento il bisogno di scrivere cose allegre, altre volte mi piace giocare con le parole e basta.

Hai detto che vai ad istinto quando scrivi, e che ti piace giocare con le parole, puoi dirci  tre cose di quello che hai provato scrivendo I Fenomeni?

Beh, a proposito di parole, nei Fenomeni ho giocato con il dialetto e un'usanza che qui c'è e si sta un po' perdendo: l'italianizzazione di parole dialettali. 
Ti faccio un esempio: Drago a un certo punto si definisce "sgodevole", termine italianizzato dal dialetto "sgudavlél" (sulla scrittura corretta ho i miei dubbi...) che rende molto l'idea di una persona "poco piacevole".  Mi piace cercare l'atmosfera con questi usi della lingua, mi piace immaginare che il ragazzino la pronunci con l'inconfondibile e§§e e la giusta cadenza. Non so se questo gioco si può fare nelle altre città perché, da questo punto di vista, conosco solo la mia città.
Un altro gioco più dolce/amaro è stato quello che ha comportato una ricerca del gergo dell'epoca. Mi sono resa conto che parlavo una lingua diversa da oggi e che è diversa anche dalla lingua che usa mio nipote ventenne. Il gergo degli adolescenti è una lingua destinata a morire nel giro di pochi anni. Mi sono resa conto di aver cercato una lingua morta che non ha avuto gli stessi onori di altre. Eppure noi con quella lingua là esprimavamo sentimenti fortissimi, estremi addirittura.
Un altro aspetto è stato lo scoprire (sigh!) che è quasi impossibile rintracciare in rete le vecchie partite della Nazionale dei Fenomeni. 
Ci sono solo pochi pezzi, così ho fisicamente descritto quelli che sono riuscita a trovare
 (per esempio l'ultima palla che si insacca tra le braccia degli olandesi). 
Ma come è possibile che sul calcio si possa vedere di tutto e di più e della nazionale più vittoriosa nella storia d'Italia ci sia così poco?

Velia facci emozionare dicci cosa hai provato a scrivere le scene d'amore tra Drago e Franz, sono state facili oppure hai avuto difficoltà?

Non particolarmente. Infondo le scene di sesso sono quelle più "tecniche" e, dal mio punto di vista anche le più noiose, forse per questo i miei scritti sono sempre poco piccanti. Io mi diverto a immergermi e a descrivere i pensieri e i dialoghi.

Infatti non uso mai neanche il narratore onniscente, mi trovo a mio agio con i punti di vista personali.

Pensi che in futuro scriverai ancora un altro MM?

Ne sto scrivendo uno adesso. Mi mancano gli ultimi capitoli.

Ho in testa anche qualche altra storia. Avere il tempo...

Grazie delle bellissime info, adesso resterò con una curiosità, ma spero di leggerlo presto!

Devo prima finirlo!

Per la prima volta, non ho molta voglia di lasciare andare questi personaggi

Noi aspetteremo perché con tutte queste briciole di Pollicino, sicuramente molti altri lettori non vedranno l'ora di leggerlo, mettici tutto il tempo di cui hai bisogno!

Spero che piaccia. Già passare da Amnésie ai Fenomeni so che per alcuni lettori è stato
 un bel salto.


Bellissimo Amnèsie complimenti davvero Velia, i salti tra due libri sono tanti ma entrambi sono pieni di vere emozioni, con te abbiamo conosciuto meglio Bologna, e abbiamo fatto un salto a Parigi, che dire speriamo di andare anche altrove, per il momento grazie di averci  fatto vedere il mondo attraverso i tuoi occhi

È una delle cose belle dei romanzi: viaggi sempre.

Grazie Velia dei viaggi che facciamo tramite i tuoi libri e grazie per il tempo che ci hai dedicato in questa intervista!

Grazie a voi e grazie ai lettori. Si scrive per passare e far passare il tempo, se poi si arriva al cuore o anche solo al pancreas...
...Grazie, per il vostro tempo!

***
Velia ha scritto un bellissimo pensiero sulla sua amica Maria Sole, potete trovarlo Qua un pensiero che merita la lettura, io intanto vi lascio un piccolo estratto..

...Arrivi al momento in cui dentro di te ci sono solo macerie, c’è solo un grande buco, quella Ground Zero che sai non riempirai mai e che non puoi evitare.
Devi cominciare a ricostruire decidendo cosa fare di quel buco che deve diventare un cantiere nella tua anima. Ci sono quelle macerie fatte di ricordi che ti mettono in crisi: cosa farne? Come smaltirle? Stai tra la paura e il desiderio di perderle. Paura perché sai bene quanto sono importanti e desiderio perché speri che così puoi ritrovare più facilmente la serenità. La verità è che non puoi smaltirle come vorresti. La verità è che quelle sono “rifiuti speciali” fatti di momenti preziosi che non torneranno, di piccoli oggetti che hai condiviso, di sogni fatti che non realizzerai. Ci devi trovare un posto, perché non puoi tenerli lì, al centro del tuo petto. In un qualche modo devi ricostruire da quel buco. Anche se sembra impossibile, devi trovare il modo di proseguire la tua strada, mutilata come una città che in un colpo solo perde migliaia di persone e tante certezze insieme alle sue Torri, e costretta a fare di quella mutilazione un punto di forza che ti renda una persona migliore. E questa non è una scelta, è una necessità.
Ci vuole tempo...

*** 
 

Premio in palio per il giveaway:

Copia dell’ebook I Fenomeni
Le tappe:
Romanticamente Fantasy : 09.03.2016 – Recensione e partenza del giveaway.
Tre Libri Sopra il Cielo : 16.03.2015 – Estratto.
La Nuda Essenza dei Libri : 23.03.2016 – Intervista all’autrice.
Queerfairytale : 30.03.2016 – Intervista ai personaggi.
Le Letture di Anita :06.04.2016 – Compilation e proclamazione del vincitore del giveaway (estrazione da random.org tra tutti i partecipanti).
Le regole:
1. Mettere “mi piace” alla pagina dell’autrice:  QUI 

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Buon tour a tutti!


 
– Ai sensi dell’art 6 comma 1 lettera a) del DPR 430/2001 si precisa che la presente iniziativa non è un concorso a premi ma è indetta per la produzione di opere artistiche, letterarie o scientifiche e rientra in un progetto studio in campo commerciale, industriale e di interesse per la collettività. Il conferimento del premio sopra menzionato all’autore delle opere prescelte rappresenta riconoscimento al loro merito personale e costituisce il titolo di incoraggiamento personale per promuovere nel web l’iniziativa.
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