LA
RAGAZZA DEL KARAOKE
di
Claire
THAM
Una Singapore
permeata di passione, gioco
d’azzardo e alta finanza
Una ragazza
bellissima trovata morta in una
piscina
Un thriller
avvincente ed emozionante,
ispirato a un fatto di cronaca
reale, in cui NIENTE
è come sembra.
pp 236 – euro 16,50
«Ispirata
a un fatto di cronaca che aveva
suscitato grande scandalo per le
sue ripercussioni politiche e
sociali, la trasposizione
letteraria non poteva trovare
autrice migliore di Claire Tham,
nota per la sua critica sociale
e lo sguardo caustico sulla
natura umana, la scrittura
limpida e la capacità di
analizzare le tensioni tra
individuo e società».
Quarterly
Literary Review Singapore
Una bellissima
ragazza cinese, Ling, viene
trovata annegata nella piscina
di una villa in un complesso
residenziale esclusivo di
Singapore, l’Inlet. Il
vicecommissario Cheung Fai,
chiamato a indagare sul caso,
concentra i suoi sospetti su
Jasper Gan, playboy viziato e
trader reduce da una pesante
bancarotta. Jasper è il nipote
prediletto di Willy, un
immobiliarista ricchissimo e
senza scrupoli che non esita a
usare la sua influenza per
scagionare il ragazzo
coinvolgendo Winston,
commissario di polizia
desideroso di trovare un ruolo
di primo piano in politica.
Sullo sfondo di una Singapore
ricca e patinata, vittima di una
spropositata crescita economica,
vengono ricostruite le vite dei
protagonisti: Ling, ragazza
inquieta che lavora in un locale
di karaoke ma vuole di più; il
vicecommissario Cheung Fai,
istintivo e in crisi con la
moglie, giornalista di cronaca
nera, a causa di troppe
infedeltà; la signora Fung,
enigmatica e affascinante
proprietaria del locale in cui
Ling e altre ragazze si
esibiscono in abiti succinti;
Willy Gan, uomo d’affari avido e
insaziabile, incapace di
accettare qualunque forma di
rifiuto; il misterioso ML, ex
fidanzato della vittima che
sfugge all’identificazione della
polizia. Le loro storie si
intrecciano e rivelano legami
che a prima vista nessuno poteva
sospettare, rendendo la trama
avvincente e tessuta con grande
abilità sullo sfondo di
Singapore, città-Stato piena di
contraddizioni. Niente è come
sembra.
«Quando
torni a casa? È la domanda che
il signor He le pone in tutte
le lettere che manda. … Ed è
una domanda che i suoi
genitori non mancano mai di
farle quando chiama casa, una
volta alla settimana. Suo
padre, un uomo emotivo, ha
pianto apertamente quando ha
detto che andava a Singapore.
È uscita dalla Cina solo
mentendo, mentendo
eroicamente, senza cedimenti,
in modo epico, in faccia ai
genitori. Ha detto che era
stata assunta per un lavoro
molto, molto importante su un
superfarmaco in un laboratorio
di ricerca di Singapore. Ha
tracciato di quel laboratorio
un’immagine di livello
inarrivabile, con attrezzature
all’avanguardia e ricercatori
provenienti da tutto il mondo.
Ha elencato i dettagli del
farmaco prendendoli da un
articolo trovato in rete. Non
avendo mai avuto molte
occasioni di mentire, resta
sorpresa da quanto le venga
facile: le invenzioni portate
avanti nel tempo, l’assoluta
mancanza di rimorso. (E Jiang?
– Ah, Jiang. – Dà ai genitori
la notizia con la massima
delicatezza di cui è capace.)
Percepisce confusamente che un
giorno quelle bugie finiranno
per venire alla luce, è
inevitabile, ma c’è ancora una
parte di lei che spera non si
arrivi a tanto; è ancora
abbastanza giovane da pensare
di poter mantenere con
destrezza tutte le palline in
aria».
L'autrice:
Claire Tham è nata nel 1967. Ha
iniziato a scrivere da
giovanissima e fin da subito ha
ricevuto riconoscimenti
prestigiosi. Oltre a tre
raccolte di racconti, ha scritto
due romanzi: Skimming
(1999) e The
Inlet, la sua opera più
recente. Claire Tham,
considerata tra i migliori
scrittori singaporiani della
nuova generazione, ha studiato
legge all’università inglese di
Oxford e attualmente è socia di
uno studio legale di Singapore.
Nessun commento:
Posta un commento