di LORETTA CHASE
TRAMA
Lucien de Grey, duca di Marchmont, è bello, ricco e potente, ma sembra interessato solo a far bisboccia con gli amici. Non trapelano i suoi sentimenti né l’intima sofferenza, finché dal passato non rispunta Zoe Lexham, figlia del suo tutore di un tempo, scomparsa in Egitto dodici anni prima. Per tutto quel tempo Zoe ha vissuto prigioniera in un harem, e ora che ha fatto ritorno a casa la sua reputazione è compromessa: ha bisogno di qualcuno che la guidi e la renda accettabile agli occhi della buona società. Un compito che solo Lucien può assumersi, sempre che riesca a resistere alla tentazione di una donna sensuale e ribelle, che sa bene come compiacere un uomo…
RECENSIONE
Fin dall'inizio, la piccola Zoe Octavia Lexham,è stata
la spina del fianco del giovane Lucien
de Gray. Anche quando Lucien fu preso sotto la tutela di Lord Lexham , a seguito di una serie di tragicche malattie e
infortuni che rivendicano entrambi i genitori e il fratello maggiore. Zoe era anche la "Luce nella sua vita." Lui
era l'unico che che la ascoltasse, e lei
era l'unica che poteva farlo ridere. Ma, anche lei era destinata a lasciare Lucien, anche se
fu rapita durante un viaggio in Egitto , all'età di dodici anni. tutti
davano per scontato che lei stesse
facendo quello che le riusciva meglio: Scappare . Indipendentemente da
ciò, è stato un’altro colpo per il giovane Duca di Marchmont, che siggillò il suo ricordo,e la
sua spenzeratezia nel armadio dei ricordi. Fin quando non si presenta una
sconosciuta dinanzi alla porta di Lord Lexham. Incuriosito, si reca a casa del suo ex tutore con l’intenzione di
deridere la donna che si fa chiamare Zoe, ma gli basta un solo sguardo per capire
che era lei.
Zoe, oltre ad essere straordinariamente bella e
sinuosa, è anche una combinazione irritante e irresistibile di innocenza e di
esperienza, saggezza e ribellione. Dopo aver trascorso
gli ultimi dodici anni in un harem, come la concubina pregiata di un giovane -
e impotente - figlio di un pascià, è fisicamente a casa, ma psicologicamente è
divisa tra le due culture. Non
ha scrupoli a discutere pubblicamente degli uomini e del loro "strumento
del piacere" o della sua condizione
sessuale, ma capisce che l'unico
modo per finire la sua colazione è di ignorare il litigio inutile che si stava
creando al tavolo tra le sue sorelle. Lei sa che cosa vuol dire essere una schiava, ma non
può più sopportare la reclusione.
In un certo senso, il ritorno di Zoe è un'altra ferita
per Marchmont, anche se uno non può
identificare o elaborare. Ma l'insensibilità deliberata che ha coltivato nel
corso degli anni non può competere con la bellezza e l'intelligenza vivace di
Zoe , anche perché stare semplicemente nella stessa stanza con lei fa saltare le
porte dell suo "armadio
mentale" che Marchmontcerca cerca
di tenere chiuso. Anche se tutta l’energia che spende cercando di
stargli lontano, non serve quasi a nulla. Tra loro esiste una corrente eletrica che li unisce.
La forza della corrente è evidente anche
se Marchmont, la riserva in modo sperezzante sulle sorelle
di Zoe, per esempio, Chiamandole le "Quattro streghe
dell'Apocalisse", due delle quali
"sembravano sul punto di sfornare
dei marmocchi da un momento all'altro -
gemelli o pony, a giudicare dalla loro circonferenza ". Hanno
avuto un mondo sicuro e felice dove poter crescere, mentre Zoe era lontana,
molto lontana, e la loro presenza sembra un affronto per Marchmont. Vediamo anche la forza
di attrazione e della assiduità con cui Marchmont assume il compito di guidare
Zoe nuovamente dentro la società inglese. Lo vediamo nel modo in
cui Marchmont deve domare il proprio "strumento del piacere" in
compagnia della stravagante Zoe, e non
si può fare a meno di esprimere la sua gioia anche al più semplice tocco,anche quello più casuale. E, naturalmente, lo
vediamo nel modo in cui l'onestà sfrenata di Zoe e la sua indipendenza emotiva
porta Marchmont alla
vita. .
La trama di Non Tentarmi non è complicata. Il libro è diviso in
due parti distinte, la prima parte è di
Zoe e del suo ri-ingresso in società che si conclude con la benedizione della
Regina, mentre la seconda si concentra sulla storia di Zoe e Marchmont. Questo libro è abilmente costruito, ci descrive tutte
le varie sfide che deve affronrare Zoe
per rientrare in società, trovare i
vestiti addatti, perfezzionare il
suo inchino, impedirle di parlare
liberamente delle sue abilità di “come compiacere un uomo”- mantenere Zoe e Marchmont nelle immediate
vicinanze dove si può discutere con la lussuria, e spesso con i loro commenti
comici- taglienti
Tunf. – Ho detto basta !
Santo cielo, è come cercare di separare due cani!
Tunf. – Lasciatela !
Qualcosa gli stava
colpendo la schiena.
Tunf. – Subito! Mi state
acoltando ? –Tunf.- Toglietevi immediatamente ! –Tunf.- Via da li !
Dannazione. Non quella
stupida cameriera. Da dove diavolo era spuntata ?
Marchmont chiuse gli
occhi, fece un respiro profondo e cercò di tornare in sè.
Avrebbe ucciso quella
domestica e gettato il suo cadavere nel lago.
Rotolò via da Zoe, apri
gli occhi e guardò in su.
La cameriera in
effetti c’era, però in disparte. Non era
stata lei a colpirlo, Jarvis se ne stava con le spalle piegate in avanti e i pugn
premuti sulla bocca, quelche passo indietro e
alla destra di Priscilla, che sollevava ‘enorme pancione mentre brandiva
l’ombrello ben stretto
Siete uscito di senno ? –
Gridò quella- per la miseria, Marchmont, che
diamine vi prende ? Accoppiarvi con mia sorella a Hyde Park ?Come cani ! Cosa
dirà la gente ?
... Zoe si sollevo sui
gomiti e guardò con occhio torvola sorella. – Io ti ammazzpo – disse.- Ma sei
matta, a interrompere un momento del genere ? Non m’importa quanto sei incinta.
Non ci sono scuse...
A un livello superficiale, Zoe e
Marchmont sono due opposti, e sappiamo
tutti che cosa succede con gli opposti in un romanzo Romance. Ma
il loro è un livello più profondo, sono
simili caratterialmente .Come Marchmont,anche
Zoe è consapevole di ciò che le
sta accadendo intorno. Entrambi si distinguono, Marchmont come l'uomo
apparentemente distratto che è al di sopra di tutti e tutto, e Zoe come ex
schiava che fa impallidire tutti gli
standard della buona società Inglese. E questi sono
chiaramente ruoli .Per tutti Marchmont appare distaccato da qualsiasi emozione ,ed è estremamente "possessivo" quando si
tratta di Zoe.
Per me, la tensione e la lotta tra queste due persone
ostinate che hanno così bisogno l'un
l'altro, se vogliamo è il punto
determinante del romanzo. Marchmont vorrebbe avere Zoe tutta per sé, ma può superare le sue paure permettendosi di essere un partner alla pari e dipendwere da lui? Può essere fedele a
lei? Può Zoe trovare la libertà che cerca nella vita Inglese,
anche come la moglie di un duca?
Tu se
tutto quello che mi resta- disse.- Tutto quello che mi resta.-
Parlava
con voce roca, rotta dall’emozione.
-Lucien-
Mormorò lei, con il viso contro il suo petto.
- Tu
sei tutto ciò che mi resta, Zoe- ripetò Marchmont,- Tutti quelli che amavo se
ne sono andati per sempre. Anche tu, o così credevo. Invece sei tornata da
morti e se ti perdessi non so cosa farei.
Mi sono poste vari domande durante la lettura di
questo romanzo : Zoe superrerà mai il ricordo della sua prigionia ? In effetti,
la trama del romanzo si è inctrecciata molto per nascondere la tragedia di Zoe,
cercando allo stesso modo di
sottolineare in modo velato il carattere di Marchmont e il suo “armaio mentale” dove tiene
nascosto tutti gli aspetti più scuri del suo carattere.
...La
bambina ? – ripetè lei. - La bambina ?
ho rischiato la vita per essere libera.
Tu non hai idea di cosa m’avrebbero fatto se m’avessero catturata. Ho risciato
tutto per questo.- Agitò la mano verso il finestrino, dove la sagome indistinte
si muovevano rapide, e carrozze e cavalli avanzavano lungo la strada
trafficata.
La descrizione della sua cattura è stata una
scena straziante :
Tutto
il passato riaffiorò in lei in una gelida ondata di panico : L’attimo in cui
l’avevano portata via dal bazar... le voci che parlavan in una lingua
incomprensibile...il buio.. gli uomino che la toccavano... e lei che urlava per
chiamare il padre, finchè non l’avevano
imbavagliata... la bevanda che l’avevano
obbligata a mandar giù, che la faceva fare strani sogni,lasciandola però i
parte lucida... le schiave che le toglievano i vestiti
La storia della
sua fuga è altrettanto straziante, come
lo sono gli scorci che dà della sua vita
nel harem – l’ instabilità politica, le ostilità tra le donne, i pericoli
quotidiani e capricci imprevedibili che potrebbe significare la differenza tra
:mantenere i vostri gioielli o quella di perdere la testa, dove uno è
semplicemente "un animale in gabbia."
...In
egitto ero im giocattolo, una bambola, unanimaletto in gabbia
Zoe si è così ben adattata, è anche emotivamente più stabile
di Marchmont, è stato difficile per me
da accettare, soprattutto in una coppia
con l'impotenza del suo padrone e la sua verginità intatta , che ha creato (almeno
per me )questa favola- come le fantasie che circondando la mente di Zoe. Al
contrario, il personaggio di Marchmont sembrava più reale, per la sua lotta emotiva. Non ho potuto fare a
meno di capire che Zoe era ancora un altro
esempio di come l'amore di una donna può salvare il cuore di un uomo
emotivamente ferito, anche se la donna qui in questione è anche lei ferita .
Per quanto riguarda la sessualità di
Zoe, non ero delusa nella sua verginità (anche se mette
a dura prova i limiti della
credibilità), infatti, ho trovato il figlio impotente del Pascià (anche questo
è molto discutibile ) lei non è la classica eroina del Romance storico. Lei
emana carisma, sessualmente consapevole e coraggiosa pur essendo tecnicamente vergine,
e questa è stata una combinazione molto
interessante. Non era né la vergine incapace , né la vergine
incapace e pudica. Ho apprezzato anche il suo adattamento nel Harem. . La
bruttezza della cattura di Zoe e della sua in schiavitù sono state utili per
spiegare il suo bisogno di libertà , ma oltre a questo,questi tragici effetti fanno parte del passato.
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