lunedì 11 aprile 2016

Segnalazione: Maledetta-mente di Adriana Pitacco

Maledetta-mente 

di Adriana Pitacco

Il libro “ Maledettamente” è stato pubblicato in data 9 settembre dalla casa editrice Lettere animate.
E’ in vendita presso amazon, kobo e bookrepublic  


AUTORE : Adriana Pitacco
TITOLO : Maledettamente
CASA EDITRICE: Lettere Animate
DATA  DI  EDIZIONE : 9 settembre 2015 

TRAMA :  E’ una voce narrante solitaria quella che decide di raccontare all’eterna compagna che la sta attendendo, la morte, il racconto di Sergio l’unico uomo che riuscì ad amare in grado di farle scoprire le  piramidi dell’esistenza.
E’ la voce di Sandra, malata terminale di cancro, che trasforma gli ultimi giorni che le rimangono da vivere in un fertile racconto che la condurrà al profondo compimento della sua esistenza.
In un’anonima stanza d’ospedale, dopo le inutili visite di amici logorati dall’implacabile scorrere del tempo, prende forma l’affresco della memoria dal momento in cui Sergio, brillante medico psichiatra, decide di lasciare l’Italia per un importante incarico nella prestigiosa clinica di Losanna. Sergio intuisce sin da subito che da quel momento avrebbe dovuto scontrarsi con una degenerata impostazione della psichiatria secondo la quale il compito prioritario del medico consiste nel contenere e annullare il paziente, nell’abolire qualsiasi suo desiderio.
Folgorato dall’urlo lacerante di uomini e donne Sergio percepisce il crescendo del loro dolore mentre la loro lontana quotidianità sta sprofondando in una voragine senza respiro.
Con l’avanzare dei giorni il giovane psichiatra riesce a confutare ogni idea di questa forviante e idolatrata psichiatria sicuro di poter riportare uomini e donne, finora abbandonati con le loro sofferenze, a una ritrovata vita quotidiana. Non più quindi una psichiatria del controllo sulla delirante Giovanna, sulla bulimica Margherita, su Charlotte attanagliata dal morso della coscienza per un forte desiderio di incesto, ma un profondo dialogo per comprendere le loro storie, la loro necessità impellente di riprendere le parole per troppo tempo soffocate.

S’inoltra quindi nell’inquieta vegetazione dei loro pensieri, nei loro ricordi chiusi in un profondo oblio, nei loro isterici movimenti, in quel pianto fagocitato dalla tortura di qualche elettroshock d’ultima generazione, mettendo così in discussione le usuali e violente pratiche psichiatriche.

Solo quando Sandra giunge alla fine del racconto comprende di aver scoperto il fulcro dell’esistenza umana ed è attraverso la sua coraggiosa voce narrante che saluta la vita con un profondo richiamo al valore inestimabile della diversità e alla straordinaria forza della libertà.

Maledettamente è un romanzo che in vari tratti può essere definito “psicologico” per la forte connotazione emotiva che emerge nei vari quadri-racconti. L’intento narrativo è quello di condurre il lettore, attraverso il vissuto dei vari personaggi, al mondo disincantato della follia.

La narrazione si sviluppa attraverso la tecnica del montaggio parallelo inframezzata da un mosaico di quadri-racconti connotati da un particolare gusto per la descrizione, per l’introspezione psicologica e da una viva e intima teatralità delle scene e dei loro protagonisti. 



Sandra è ormai giunta alla fine dei suoi giorni, lo sa.
Il cancro la sta bramosamente sradicando dalla vita.
L’unico desiderio che le rimane è quello di raccontare all’eterna compagna che la sta attendendo, la morte, il racconto di Sergio, l’unico uomo che riuscì ad amare, in grado di farle raggiungere le piramidi dell’esistenza. Comprendendo la sua rapida fine si trasforma in un’abile narratrice pronta a cimentarsi nell’arte del racconto, mentre la morte in trepida attesa l’ ascolta.
L’affresco della memoria prende forma dal momento in cui Sergio, brillante psichiatra in carriera,decide di lasciare l’Italia per accettare un incarico nell’ospedale psichiatrico di Losanna.
Sergio intuisce sin da subito che da quel momento avrebbe dovuto scontrarsi con una rigida e degenerata impostazione della psichiatria , secondo la quale il compito prioritario del medico consiste nel contenere e annullare il paziente, nell’abolire qualsiasi suo desiderio. Folgorato dall’urlo lacerante di uomini e donne, Sergio percepisce il crescendo del loro dolore mentre la loro lontana quotidianità sta sprofondando in una voragine senza respiro.
Con l’avanzar dei giorni però egli riesce a confutare ogni idea di questa fuorviante e idolatrata psichiatria, sicuro di poter ottenere migliori risultati tramite il dialogo con i pazienti, non vedendoli come semplici numeri o come inguaribili malati da schedare e sedare, avvertendo il disperato richiamo del loro atavico istinto di sopravvivenza.
E’ convinto, così facendo, di avvicinarsi al fulcro dell’esistenza umana.
S’inoltra nell’inquieta vegetazione dei loro pensieri, nei loro ricordi chiusi in un profondo oblio, nei loro isterici movimenti, in quel pianto fagocitato dalla tortura di qualche elettroshock d’ultima generazione.
Il giovane medico abolisce le violente terapie mettendo in discussione le usuali pratiche psichiatriche. 
Come uccelli migratori, gli ospiti del reparto migrano sulla rotta del cambiamento per ritrovare la perduta libertà.


Il racconto attraverso il montaggio parallelo e la tecnica del flash back si svolge in un’anonima stanza di degenza riservata ad ospitare gli ultimi giorni di Sandra, malata terminale di cancro, e nella clinica psichiatrica di Losanna.

L’intento narrativo è quello di condurre il lettore, attraverso il vissuto dei vari personaggi, al mondo disincantato della follia. Il tempo narrato in “Maledettamente” può essere definito come un tempo interiore vissuto da ogni singolo personaggio e quindi il “tempo della coscienza”.

Per quanto riguarda la datazione l’autrice non fornisce alcuna precisazione perché le vicende narrate, pur prendendo spunto da alcune pratiche in uso, sono frutto della sua immaginazione.

Il personaggio che funge da voce narrante è Sandra.
Questa donna, sebbene il cancro la sta bramosamente sradicando dalla vita, decide nei pochi giorni che le rimangono di non lasciarsi andare apaticamente alle sorti del destino, ma di rendere omaggio alla vita con una sincera e impietosa testimonianza d’amore e di libertà.
Il carattere di Sandra viene evidenziato attraverso le sue riflessioni.
E’ un personaggio, una voce narrante, che si libra dalle pareti di un’anonima stanza d’ospedale e che guida il lettore a conoscere le vicende di un giovane psichiatra intento a sfidare una violenta psichiatria.
Dalle situazioni narrate il lettore può dedurre l’età anagrafica di Sandra.

L’autrice focalizza la descrizione fisica di Sandra puntando su alcuni elementi descrittivi che evidenziano la sua malattia.

Altro personaggio su cui si snoda il romanzo è Sergio, brillante medico psichiatra, che accetta un incarico alla prestigiosa clinica psichiatrica di Losanna.

Arrivato nella clinica questo giovane medico si scontrerà con determinazione contro gli abusi perpetuati da una degenerata psichiatria, denunciando i soprusi e le violenze messe in atto dalle usuali pratiche psichiatriche.

Attraverso il dialogo con i pazienti, non vedendoli come malati da schedare e da sedare, egli rivendica il diritto di ogni paziente di essere aiutato a superare la sua crisi esistenziale e di essere guidato a recuperare la sua vita quotidiana.

Il tratto che contraddistingue Sergio è la forte empatia che stabilisce con i suoi pazienti. Risaltano nel tessuto narrativo i dialoghi tra Sergio e gli ospiti della clinica; dialoghi che evidenziano l’importanza della diversità come diritto inalienabile di ogni individuo e valore inestimabile per la società.

Gli ospiti della clinica vengono presentati dall’autrice utilizzando una forte connotazione descrittiva; nell’intreccio narrativo emergono scene dal forte spessore emotivo.

L’aspetto fisico e l’abbigliamento aggiungono particolari alle caratteristiche dei personaggi.
Si percepisce nel romanzo un intimo rapporto tra l’autrice e i personaggi.
L’autrice ha infatti vissuto in prima persona alcuni fatti che l’hanno portata a denunciarli utilizzando la narrazione.
La caratteristica che accomuna i personaggi è il desiderio ancestrale di conquistare la libertà.
L’affermazione della diversità come valore, la straordinaria forza della liberà e un forte rifiuto per ogni abuso e costrizione






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