domenica 17 novembre 2013

Recensione: La sposa sostituita di Rexanne Becnel

 La sposa sostituita 
di 
Rexanne Becnel



TRAMA

Axton de la Manse ha un solo modo per riconquistare il castello di famiglia: sposare Beatrix, figlia dell'avversario sir Edgar de Valcourt. Ma Linnea, gemella di Beatrix, per riscattarsi prende il suo posto: un'antica diceria la vorrebbe portatrice di sfortuna, perchè gemella e nata seconda. Tra gli sposi nasce una forte intesa, ma l'inganno di Linnea getta un'ombra sulla loro felicità...













RECENSIONE
Molte di voi probabilmente lo avrà già letto o magari , come me, non aveva ancora conosciuto questo romanzo medievale.
Una storia avvincente che si colloca con la conquista del giovanissimo Enrico il Plantageneto, duca di Normandia e conte d'Angiò, della corona di Stefano.
La rincoquista di Axton de la Manse ha un sapore agrodolce poiché il ritorno alla sua casa natia è sommersa dalla vendetta e dal sangue della sua famiglia. Uomo irruento, forte, guerriero imbattibile riesce ad impradoniersi non solo delle terre di sir Edgar ma anche della bellissima Beatrix, peccato che la sua gemella "maledetta" ne prenda il posto concedendo alla famiglia una possibilità di riscatto. 
Due anime accese dalla passione e dall'amore, due fuochi pronti a bruciare fin nelle ossa per la vittoria ma ciò che nessuno dei due si aspetta è che un sentimento più forte del tradimento e dell'orgoglio li stringerà l'uno all'altro come una catena d'oro e rubini. 
Un romanzo entusiasmante e passionale dove alcun dettaglio viene lasciato al caso.
I personaggi sono descritti e vissuti in modo amplio e profondo lasciando al lettore un modo per comprendere le azioni ed i sentimenti che dettano le loro azioni. 
Una storia che trascina fino all'ultima parola. 
Impetuosa, soggiogata dal mancato affetto dei familiari e indomita Linnea che porta il segno del diavolo impresso a fuoco (anche se il segno rappresenta il simbolo del casato del padre) cresce in un mondo che la crede maledetta solo per essere la seconda gemella ma a renderla diversa è la sua forza e l'amore che riesce a provare nei confronti di Beatrix, per la quale si sacrifica. 
Tutti i personaggi sono delineati ed hanno la loro storia, ognuno rappresenta una precisa immagine del tempo che fu. 
La nonna superstiziosa dal cuore duro che preferirebbe uccidere una neonata che portarne la maledizione a vita.
Sir Egdar uomo debole che per lussuria e paura accontenta sia la moglie che la madre e continua a non imporsi. 
Beatrix dolce ed innocente fanciulla dal carattere debole ed impaurito sempre idealizzata e protetta.
Linnea trascurata e indicata dalla gente che crede nella sua anima nera, dietro la sua infelicità si nasconde un cuore buono capace di grandi atti.
Axton il conquistatore e guerriero del suo tempo, magnifico e terribile come un orso lui prende ciò che vuole e combatte sino alla fine per ottenere ciò che gli è negato.
Peter non ancora cavalliere eppure con tutte le doti per diventarlo, un uomo che riesce ad attingere le doti di guerriero ed ascoltare anche il suo animo che lo spinge in aiuto verso le fanciulle indifese. 
La madre di Axton e Peter Lady Mildred una donna che ha sofferto e preferirebbe non vedere i suoi figli soggiogati dall'amore per il nemico riesce a guardare oltre il suo egoismo e riconoscere l'amore che muove le azioni di Linnea.
Insomma un romanzo da non perdere, non solo affascinante ma anche ben scritto. 






 
Autrice

Rexanne Becnel è una scrittrice di romanzi rosa statunitense che vive a New Orleans e giura che tutta la sua creatività la deve alla quantità immane di caffè che beve, considerato che in 14 anni ha già scritto 19 libri! Vive con il marito e il cane, dopo che i figli grandi se ne sono andati di casa, e ama giocare a pallavolo.

2 commenti:

City of Angels © ha detto...

Di solito tendo sempre a scartare i romanzi rosa che sulla cover hanno questi modelli succinti e appassionati, ho in libreria una collana di questo tipo regalatami da mia nonna e quando ne lessi alcuni rimasi allibita e schifata, erano di una "romantica e smielosa squallosità", la prosa era arzigogolata e ricchissima di termini poetici affiancati a termini sessualmente sporchi-.-'...all'inizio sono rimasta sorpresa del fatto che ti fosse piaciuto così tanto, ma poi, pensandoci, ho capito che forse sono io che mi sono fatta i pregiudizi.
Molti romanzi rosa di scrittrici americane hanno una copertina del genere, ma pobabilmente le storie e lo stile sono ben diversi le une dagli altri.
Spero che gli altri libri della mia collana siano come questo che hai descritto qui sopra ^_^
(incrocio le dita)

Nya ha detto...

Ahahahah ammetto che nella letteratura ci sono molti, anche troppi, romanzi che rappresentano esattamente ciò che hai descritto tu, ma ti assicuro che non tutti sono così. Per quanto riguarda "la volgarità" dipende molto dalla scrittrice e dal suo modo di voler rappresentare la storia. Questo romanzo non l'ho trovato volgare o rozzo anzi consideranta l'epoche in cui è ambientato devo dire che l'autrice si è anche trattenuta.
Nel romanzi medievali si ricorre spesso ad un vocabolario mediamente rozzo ma ciò non è sinonimo di volgarità.
Non apprezzo i romanzi del genere che hai descritto, e ti assicuro che ce ne sono anche di contemporanei, quindi sono felice di rivelarti che non sono tutti cos'.
Quindi a favore di questo genere vorrei consigliari "Il lupo e la colomba" di Kathleen E. Woodiwiss, uno dei pilastri del romance medieval sper ti piaccia.